Cosa aspettiamo?

Eppure l’Isis è persino peggio del nazismo

Settant’anni fa esatti quando oramai il terzo Reich era ridotto ad un cumulo di macerie ed Adolf Hitler rinchiuso nel bunker della cancelleria di Berlino, IL Fuhrer ruggiva ancora di aver voluto sempre la pace. Se gli si dava l’Austria avrebbe fatto la pace. Se i sudeti, non c’erano ostacoli alla pace. Se il corridoio per Danzica, la pace sarebbe stata sicura. Solo che Francia ed Inghilterra si opposero e fu la guerra, e visto che a quel punto era obbligato, Hitler si scagliò persino contro l’alleato russo. In cinque anni di guerra il terzo reich riuscì a montare campi di detenzione per gli ebrei in mezza Europa e iniziare il loro sterminio. Solo che per quanto fosse criminale ripugnante anche la sola detenzione, la propaganda nazista aveva un certo garbo, per cui si vedevano campi di reclusione che sembravano scolarette, con gente che mangiava, faceva musica e curava le aiuole. Hitler fece sterminare almeno 4 milioni di persone ma quei filmati hanno consentito che storici apprezzati si mettessero a discutere queste cifre e a negare persino l’olocausto in se. I nazisti avevano rinchiuso gli ebrei as Auschwitz per farli lavare. In ogni caso, di buono c’è che tutte le potenze libere si allearono e dopo averlo sopportato per sette anni finirono con lo schiacciare lui ed il suo regime nel marzo del 1945. Solo 4 anni di guerra con una potenza come la Germania che pure si era presa mezza Europa in pochi mesi. Ci si chiede cosa attendano il presidente Obama, e gli altri leader mondiali a spazzare via davvero dalla faccia della terra questo branco di assassini dello Stato islamico che pure sta a cavallo di una piccola regione fra la Siria e l’Iraq. In questo caso infatti non ci sono dubbi che l’Isis voglia la guerra e la sua propaganda ci mostra immagini di delitti ripugnanti, l’ultimo il pilota giordano bruciato nella gabbia. I nazisti non erano meglio, ma avevano il garbo che a questi manca nella propaganda. Per cui quando si manderanno gli eserciti ad annientarli nessuno potrà poi scrivere che l’Isis voleva la pace, che i suoi prigionieri erano ben trattati, perché la stessa Isis è spudorata a riguardo. Non intervenire con la determinata forza, pensare di poter fare 14 anni di guerra area, è comportamento degno di folli irresponsabili, perché se guardate alle richieste territoriali dell’Isis, che si estendono su tre continenti, quelle della Germania nazista, appaiono quasi ridicole. Il mondo libero preoccupato di mantenere la pace nel secolo scorso, cedette sempre alle richieste naziste fino a trovarsi costretto ad una guerra devastante, vinta quasi miracolosamente. Nel nuovo millennio, il mondo libero sembra quasi sottovalutare il rischio della minaccia del califfato, come se fosse priva di produrre effetti di qualche tipo. E’ un errore più grave di quello che commise Chamberlain a Monaco nel 1938.

Roma, 4 febbraio 2015